lunedì 15 ottobre 2012

Milano, piazza Duomo contro tutti i razzismi

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Milano, piazza Duomo contro tutti i razzismi


Razzismo e xenofobia sono le parole nere che hanno segnato la nostra società dacché era appena nata. Nero il fumo, nere le ceneri e la terra, neri gli animi. Troppo è il nero che ci portiamo dietro; per spezzarlo, per esorcizzarlo ci vogliono tutti i colori dell’arcobaleno che, come un lungo filo d’Arianna, unisce tutti in un grande abbraccio, una grande dichiarazione di intenti che oltrepassa il merito storico guardando alla vita di oggi e mano nella mano intonare un inno di gioia.

Martedì ventuno marzo in piazza del Duomo a Milano ha avuto luogo la manifestazione contro tutti i razzismi, alla quale hanno partecipato gli studenti di numerose scuole della provincia alla presenza dei rappresentati delle istituzioni, del vicesindaco di Milano e dei dirigenti delle associazioni contro razzismo, xenofobia e intolleranza attivi a livello regionale e nazionale, il tutto accompagnato dalle bande di Affori e Crescenzago.
Vi era anche un piccolo gruppo di africani, in rappresentanza della multirazzialità e multiculturalità presenti nella città e nella società odierna in generale.
Ma non tutti erano presenti a questa manifestazione di interesse pubblico e sociale, alla quale non avrebbero dovuto partecipare solo chi  ha responsabilità, come le forze dell’ordine e le istituzioni o chi in futuro dovrà far sì che certi avvenimenti non si ripetano, cioè i giovani studenti, ma anche tutti coloro che sono toccati da questo fenomeno violento e inutile.
Le parole del discorso del vicesindaco e degli altri esponenti delle associazioni sono state ascoltate da una piazza del Duomo cinta dagli studenti che, prendendosi per mano, ne lasciavano completamente vuoto il centro, occupato delle bande musicali.
Ciò che emerge dall’analisi fatta ed espressa con rammarico è che ancora oggi ci sono espressioni di intolleranza e che le lezioni della storia non sono servite e che la gente ha ancora paura e ancora discirmina il diverso.
Il discorso ha visto l’alternarsi dei rappresentati delle associazioni e delle forze di polizia che hanno ricordano gli ultimi casi di cronaca e che la prima arma contro il nascere e lo svilupparsi di queste intolleranze è l’educazione nelle scuole, dove i bambini devono essere sensibilizzati e introdotti in una società fatta anche da queste differenze culturali e razziali. Una convivenza civile e pacifica è possibile, purchè tutto sia svolto nella legalità e nel rispetto reciproco di pensieri e tradizioni.
I molti studenti presenti in piazza del Duomo ai quali sono state distribuite le magliette della manifestazione, rigorosamente bianche con la scritta “Milano contro tutti i razzismi” colorata e ben visibile, hanno visto cominciare la manifestazione con le bande che hanno suonato l’inno di Mameli in onore delle forze dell’ordine garanti della sicurezza e delle istituzioni presenti, compresa quella scolastica, in virtù del fatto che l’Italia si impegna all’accoglienza. L’inno nazionale è stato seguito dalla nona sinfonia di Beethoven, l’Inno alla Gioia, mentre le magliette sono state consegnate anche ai testimonial, calciatori e rappresentanti della comunità africana milanese, garanti delle parole dei discorsi tenuti e degli impegni morali presi.
Con l’espresione “contro tutti i razzismi” non s’intende solo l’intolleranza tra bianchi e neri, come nel gioco degli scacchi, ma anche tra bello e brutto, tra abile e disabile.

Re Daniele 13-04-12