mercoledì 17 aprile 2013

Lady Clementina Hawarden

Traduzione da Wikipedia e altre fonti

 Lady Clementina Hawarden

 Lady Clementina Hawarden (Gran Bretagna, 1822 – South Kensington 1865)
La maggior parte di ciò che si sa circa Hawarden lo si è dedotto dalle sue fotografie, pochi sono gli scritti pervenuti.
Aristocratica inglese originaria di Cadice, è considerata una delle più grandi e originali fotografe sperimentali inglesi del XIX secolo; ammirata dai suoi contemporanei e premiata due volte dalla Royal Photographic Society di Londra, fu dimenticata immediatamente dopo la sua scomparsa nel 1865 causata da una polmonite.
Prima di cinque figli, cresce nella tenuta di famiglia a Cumbernauld nei pressi di Glasgow; il padre è l’ammiraglio di marina britannica Carlo Elphinstone Fleeming, la madre Catalina Paulina Alessandra da Cadice, un 'esotica bellezza' di ventisei anni più giovane del marito. Poco si sa della sua infanzia e della sua vita in generale; sposa Cornwallis Maude, Visconte Hawarden, nel 1845 e vive a Londra fino al 1857, quando la famiglia si trasferisce nella tenuta di Dundrum, nella contea di Tipperary, in Irlanda. 
Lady Hawarden comincia a praticare la fotografia come dilettante nel 1856 ed in breve si impadronisce della tecnica. Per le sue rappresentazioni sceglie i temi presenti nel suo ambiente quotidiano: la sua proprietà di Dundrum in Irlanda, dove fotografava i contadini e la sua famiglia, in particolare le sue tre figlie maggiori, le quali sono le principali interpreti dei suoi "tableau vivant", realizzati partendo dall’osservazione di quel passaggio dall'infanzia all'adolescenza alla vita adulta che caratterizza i suoi soggetti, le quali nella maggior parte delle fotografie posano travestite da personaggi di scene tratte dalla letteratura romantica del tempo.
Particolare degno di nota è che i coniugi Hawarden ebbero dieci figli, due maschi e otto femmine, di queste solo le tre maggiori posano per le messe in scena della madre.
Nel 1859 la famiglia si ritrasferisce a Londra dove Lady Clementina Hawarden arreda una stanza munita di ampie finestre e un balcone per realizzare le foto con le figlie; particolare non trascurabile è lo sfondo stellato che caratterizza le pareti di questa stanza, che rimanda ad un mondo altro, non solo quello della produzione letteraria romantica, ma ad un mondo interiore che durante la notte assume connotati ancor più magici e misteriosi, come i paesaggi della pittura romantica e preraffaellita.
La sua opera fotografica non illustra solo la vita domestica dell'alta società vittoriana, ma è anche una preziosa e precoce testimonianza della fotografia artistica di ispirazione preraffaellita.
In tutta la sua opera Lady Hawarten cerca di esaltare la bellezza femminile nella sua sensualità ed espressività. Un dettaglio caratteristico del suo modo di lavorare è quello di non dare mai un titolo preciso alle sue scene, nonostante gli indizi suggeriti dai vestiti o dai gesti dei suoi modelli le scene restano aperte a molte possibili interpretazioni, non solo di natura letteraria ma anche (e più interessante) psicologica.
Lady Hawarten è totalmente moderna da rivolgere il suo maggiore interesse al trattamento della luce, dei suoi effetti grafici sulla scena e sui personaggi, su trasparenze e  riflessioni dei vestiti e sui loro volumi, proprio nel tentativo di creare quelle suggestioni visive che rimandassero ad una situazione del vissuto interiore. Indice di questo interesse e rimando alla psiche umana ed a un mondo interiore è l’elemento dello specchio che ricorre frequentemente nell’opera di Lady Clementina Hawarden, il quale nella cultura ellenica è il simbolo dell’anima (Psiche) poiché gli veniva attribuita la capacità di trattenere l’anima o l’energia vitale della persona che vi si rifletteva; quindi lo specchio è una grande porta che si apre verso un altro mondo, simile a quello della realtà quotidiana e che con essa si intreccia ma alla quale si nasconde o tenta di farlo senza sfuggirvi.  Inoltre lo specchio apre un interessante discorso sul tema del doppio, di una nuova realtà creata dal mezzo fotografico e delle sue possibilità, ma questi discorsi forse sono troppo teorici e concettuali per Lady Clementina Hawarden e il suo tempo, di fatti questi pensieri teorici verranno sviscerati da molti rappresentanti delle avanguardie artistiche, in particolare dal pensiero teorico di Moholy-Nagy.